ROMA – Domani, contro Messi, fenomeno universale, l’Italia giocherà la 803ª partita della sua storia ma per disputare la sua 83ª gara mondiale dovrà aspettare 4 anni (si spera non oltre…). Bene, quel futuro da inseguire inizia a Manchester, sede della ripartenza post Svezia, dove verrà avviato però anche un altro cronometro, quello che segna il conto alla rovescia verso il primo atto davvero concreto di ricostruzione dopo lo choc costituito dalla mancata qualificazione a Russia 2018: la scelta del nuovo ct. L’orologio adesso è al polso di Gigi Di Biagio, che proverà a non farselo sfilare. Ma non sarà facile. Perché l’importanza del dopo Ventura non è una scorciatoia all’italiana (meglio un dito subito, che la luna forse… mai) ma la semplice forza della realtà: la Nazionale non può aspettare la nuova Federazione, il calcio riformato. Quando il Palazzo rinnovato sarà pronto, di certo se ne gioverà anche la squadra azzurra, espressione del movimento. Nel frattempo serve fare una scelta, la migliore possibile. E in via Allegri la road map, come si dice, è stata fissata, almeno nei tempi: l’ufficializzazione del nuovo ct avverrà a metà maggio (dopo la fine dei campionati), il suo esordio l’1 giugno, contro la Francia.
ecco i cinque candidati:
Roberto Mancini |
Antonio Conte |
Luigi Di Biagio |
Claudio Ranieri |
Carlo Ancelotti fonte: www.corrieredellosport.it/ |
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