Così come non bastano i gesti e le lacrime dei familiari per esprimere il dolore di una perdita così improvvisa. In tanti, amici o semplici conoscenti, hanno voluto testimoniare il loro affetto per quella morte tragica che ha commosso l'intera comunità jatina. Ai funerali ci sono, infatti, anche quelli che Andrea non lo hanno conosciuto. Eppure hanno voluto essere presenti. E' la forza della solidarietà a cui si affidano le piccole comunità per tentare di alleviare la sofferenza di un lutto. Soprattutto quella dei genitori, ma anche degli amici.
"La vostra presenza numerosa – fa notare don Filippo Lupo nella sua omelia – è il segno dell'amore verso Andrea. La sua – ricorda l'arciprete – è l'ultima di una lunga serie di tragedie legata alla Palermo-Sciacca. Ma non ha senso parlare di strada maledetta. Siamo noi a rendere benedetta o maledetta la strada che percorriamo". Un appello sull'importanza della vita nel giorno in cui sono presenti in chiesa, come non mia, tantissimi giovani. A loro si rivolge anche Giovanna, la mamma di Andrea: "Quando siete in auto, non correte. Non vorrei che un'altra madre soffrisse il dolore che sto vivendo io".
Ieri Andrea, tifoso della Juventus, avrebbe dovuto festeggiato la vittoria dello scudetto. Per questo gli amici hanno voluto portare una bandiera della sua squadra del cuore. Sabato notte il ventiseienne artigiano si trovava a bordo della Fiat Punto guidata da un amico. Insieme avevano trascorso la serata in uno dei pub di San Giuseppe Jato in compagnia di altri amici. Poi, intorno alle due di notte, la scelta di spostarsi a Palermo, dove avevano intenzione di continuare la serata. Un programma che si è tragicamente interrotto all'altezza km 4 e 700 della strada statale, dove, per cause in corso di accertamento, la loro auto si è schiantata contro una Opel Corsa ed è finita fuori strada. Sabato 24 maggio l'Azione cattolica organizzerà una fiaccolata in ricordo di tutte le vittime degli incidenti stradali.
FONTE:WWW.VALLEJATO.IT
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