domenica 16 marzo 2014

Le 10 tipologie di utenti Facebook che puoi trovare tra gli amici

 Tipologie di utenti Facebook
Fin dalla sua creazione, Facebook si è trasformato in un mondo complesso che riproduce, almeno in parte, le dinamiche della realtà al di fuori di Internet. E’ così anche (e soprattutto) per letipologie di utenti che si possono trovare su Facebook, i cui atteggiamenti vengono anzi amplificati dall’identità virtuale. Uno dei giochi più divertenti, allora, è stilare una lista dei tipi di personaggi che popolano la bacheca virtuale, condividendo pensieri, link e foto di gatti. Se lo scopo dei social network è mettersi in mostra e farsi i fatti altrui, queste 10 tipologie di utenti tendono decisamente ad esagerare. E fate attenzione perché anche voi, tra i vostri amici, avete di sicuro qualcuno che rientra in queste categorie. Anzi, forse voi stessi appartenente a un profilo (magari senza neanche saperlo).

QUELLO CHE SI LAMENTA SEMPRE
Il lamentoso
Sembra quasi che nella sua vita non accada mai niente di buono e che la tragedia sia sempre dietro l’angolo. La stanchezza è il suo stato mentale consueto e ci tiene a sottolinearlo in ogni status. Il lunedì mattina è uno scoglio insuperabile e la pioggia arriva sempre a rovinare ogni suo progetto. Di regola questo utente si congratula con i suoi amici, quando c’è un lieto evento, ma poi subito ci tiene a sottolineare “magari accadesse anche a me!”. In grado di rovinare la giornata con un solo status, è l’utente che non vorreste mai incontrare aprendo Facebook ma, di solito, è il primo che compare in bacheca.
QUELLA CON IL CUORE SPEZZATO
Quella con il cuore spezzato
Appartiene quasi sempre al popolo femminile, perché le donne sono più propense a condividere con il mondo il proprio dolore. E’ appena stata mollata, vive un amore non ricambiato o, peggio ancora, sono ‘solo’ due anni che il ragazzo di cui è ancora innamorata l’ha lasciata. E’ la regina dello status depressivo ossessivo e, al pari dell’utente lamentoso, non vede alcuno spiraglio di positività nel mondo. Condivide link tristi ed mostra una predilezione per le citazioni a caso da libri che non ha mai letto. Si trasforma spesso in stalker dell’ex fino al giorno in cui non viene bloccata dallo stesso.
QUELLO MANIACO E STALKER
Il maniaco e stalker
In questa tipologia si possono ritrovare caratteri diversi: c’è quello che non posta mai niente e sembra quasi non esserci ma, poi, in realtà conosce tutto di tutti e dal vivo fa riferimento ad eventi che neanche voi ricordate più. Provoca brividi lungo la schiena quando vi ricorda di quella foto di 3 anni fa, fatta durante le vacanze, che voi avevate impostato a privacy massima. Poi c’è quello che perseguita (letteralmente) gli altri utenti con commenti per ogni cosa che viene postata, con tono condiscendente o polemico. Infine c’è quello che è fan di tutte le pagine delle attrici a luci rosse e non fa altro che ‘tormentare’ le sue amiche più bone e postare foto di donne nude, in barba alle regole di Facebook.
QUELLO POLEMICO DI PROFESSIONE
Il polemico di professione
Non sforzatevi di accontentare il polemico di professione, perché tanto non ci riuscirete mai. Anzi, il vostro tentativo non fa che alimentare la sua sete di discussione. Perché a chi ricade in questa categoria non va mai bene niente, che si tratti di una discussione politica o dell’ultimo reality televisivo. Non distingue tra tematiche alte e basse e attacca, allo stesso modo, l’imperialismo degli Stati Uniti e l’ultima vittoria della Juventus, le scelte di stile di Paris Hilton e il nuovo singolo degli U2. Per lui Facebook non ha altro scopo se non dare battaglia, anche e soprattutto quando non esiste un vero pretesto. L’unica difesa contro questo utente è il blocco preventivo.
QUELLO SNOB CONVINTO
Lo snob
Partiamo dal presupposto che già iscrivendosi a Facebook vi ha fatto un grosso piacere (che vi rinfaccerà ogni giorno della vostra vita). Lo snob convinto è fedele al pensiero radical-chic e ritiene che i social network siano roba per decerebrati che regalano la propria anima alle multinazionali americane. Se proprio deve scegliere, in ogni caso, Twitter è sempre meglio di Facebook perché ha ‘dato vita’ alla primavera araba ed è utilizzato dai dissidenti cinesi. Portatore sano della verità assoluta, lo snob non mostra alcun entusiasmo o empatia per i vostri problemi di tutti i giorni, salvo lamentarsi quando nessuno commenta o mette ‘like’ ai suoi post chilometrici che seguono il flusso di coscienza (ovvero non significano niente).
QUELLO CON CONDIVISIONE COMPULSIVA
Il condivisore compulsivo
Lo scopo della sua vita è condividere con il mondo intero quanto più materiale possibile, in un unico flusso infinito che ha un solo risultato: impallare la vostra bacheca con foto di gatti, video di bambini prodigio, massime di Coelho, link improbabili (e spesso pericolosi per la salute del computer), quiz e sondaggi per scoprire che animale eravate nella vita precedente. Anche lui non fa differenza tra alto e basso e gli piace tutto quello che vede. Tutte cose così interessanti da spingervi a bloccarlo dopo due giorni. Solo allora scoprirete finalmente che c’è anche altra gente che scrive su Facebook.
QUELLO DALLA CITAZIONE FACILE
Il citazionista
Dato che pensare porta pena, questo tipo di utente preferisce affidarsi a chi ha già pensato prima di lui, pescando a piene mani da libri che non ha mai letto e postando citazioni a caso senza sosta. Una volta la citazione aveva un senso e prevedeva un lavoro di ricerca tra le pagine di carta, oggi è tutto molto più semplice: si scrive ‘citazioni famose’ su Google e si accede a un pozzo senza fondo di frasi sull’amore, sulla vita, sulla famiglia e sulla religione. Da Gandhi a Woody Allen, dai Metallica a Nietzsche, non c’è frase che non possa scovare. Fate attenzione al citazionista perché la sua malattia tende ad essere contagiosa!
QUELLO CHE ADORA GLI ANIMALI
L'amante dei gatti
Chi non ama i teneri gatti o i cagnolini? Impossibile resistere alla tenerezza dei nostri amici a quattro zampe, eppure l’utente ossessionato riesce quasi a generare impulsi omicidi nel più mite degli uomini. Non fa altro che postare foto di gattini in pose divertenti o addormentati su cuscini, magari accompagnati da frasi da diabete istantaneo. Non solo, perché tende anche ad essere insistente, inondando la bacheca di petizioni contro presunti torturatori di animali o proponendo l’affido di gatti abbandonati in Bangladesh. I gatti e i cani hanno tanto da insegnarci, ma nella vita reale non certo nelle vignette in cui dispensano massime di saggezza virtuale o si esprimono in modo sgrammaticato.
QUELLO CHE IL LAVORO PRIMA DI TUTTO
Il lavoratore incallito
“Non avrai altra vita all’infuori di me”: questa frase doveva essere scritta nel suo contratto, perché non fa altro che parlare del lavoro (di regola di quanto è bello il suo lavoro, di quanto è mitica la sua azienda e di quanto siete sfigati voi a lavorare altrove). Posta solo link inerenti alla sua azienda e pretende che tutti voi vi inginocchiate davanti alla sua grandezza, commentando o mettendo like (e vi rinfaccia se non lo fate). Posta alle nove di sera status su quanto sia bello essere in ufficio a lavorare mentre tutti gli altri sono con le chiappe sul divano a guardare RealTime. Anche quando festeggia o va per locali, è sempre e comunque con i colleghi. Il lavoro per questo utente non è uno strumento ma il fine di una vita che non ha alcun significato al di fuori dell’ufficio.
QUELLO CHE GIOCA SENZA SOSTA
Il giocatore compulsivo
Avete presente quando aprite Facebook, trovate 15 notifiche e poi scoprite che si tratta di inviti per giocare a Farmville o Candy Crush Saga? Quale reazione avete in quel momento? Anche voi sentite l’impulso di punire chi ha inviato, per la millesima volta, quell’invito? Sappiate che non siete soli su questo pianeta virtuale: il giocatore compulsivo è un pericolo per l’umanità perché neanche si rende conto di essere diventato una macchina genera spam. Quando glielo fate notare lui risponde candidamente che gli inviti partono in automatico e che, comunque, fareste meglio a giocare anche voi. Perché se non giochi su Facebook non sei nessuno!

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