SAN GIUSEPPE JATO. A fare la macabra scoperta questa mattina in via Mazzini sono stati ieri gli operatori ecologici dell'Ato2. Durante il servizio di raccolta dei rifiuti i netturbini hanno, infatti, notato un vecchio giubbotto rosso con dentro ossa bruciata e alcuni detriti.
E' così scattato l'allarme e sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione. Il tratto di strada, che si trova in una delle parallele di via dello Stadio, è stato circoscritto con del nastro bianco e rosso. Poco dopo è giunto anche il medico legale che ha eseguito un primo esame sui resti. Nei prossimi giorni le ossa, riposte dentro un'apposita cassetta mortuaria, saranno sottoposte a più accurate analisi di laboratorio. Rimane da stabilire se si tratta di ossa umane o resti animali.
Alla notizia del ritrovamento si è diffusa in paese la fervida convinzione che possa trattarsi dei resti di una donna di 27 anni la cui scomparsa era stata denunciata alcuni giorni fa. Il luogo del ritrovamento ha inoltre contribuito ad alimentare i sospetti: in quel tratto di via Mazzini abita, infatti, la famiglia della ragazza.
La vicenda era perfino approdata a «Chi l'ha visto». Durante la trasmissione televisiva in onda su Raitre era stata fatta menzione di un giubbotto rosso. Di qui i sospetti che saranno definitivamente chiariti con le analisi di laboratorio. Su tutta la vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Monreale.
FONTE: www.vallejato.it
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