mercoledì 11 aprile 2018

Il Mostro di Firenze

Il mostro di Firenze è uno dei fatti misteriosi più famosi della storia italiana.



Il mostro di Firenze è la denominazione sintetica utilizzata dai media italiani per riferirsi all’autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze.

Le Procure di Firenze e Perugia sono state impegnate in numerose indagini volte ad individuare dapprima i responsabili esecutori materiali, individuati nei Compagni di Merende (ossia Pacciani, Lotti e Vanni) per 4 duplici omicidi, poi i possibili mandanti. In particolare, le indagini si sono focalizzate su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o più persone a commissionare i delitti.

I cosiddetti “compagni di merende” Mario Vanni e Giancarlo Lotti sono stati dichiarati colpevoli con sentenza definitiva, mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per 7 degli 8 duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto ad un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell’annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.

La vicenda ebbe molto risalto: fu il primo caso di omicidi seriali in Italia riconosciuto come tale, e uno dei più sanguinosi del Paese, oltre che dilatato nel tempo.

Creando una vera e propria psicosi da mostro, di anno in anno, mise le basi anche per riflessioni dal punto di vista sociale: suscitando estrema paura per la tipologia di vittime (giovani fidanzati in atteggiamenti intimi), aprì l’opinione pubblica italiana al dibattito sull’opportunità di concedere con maggiore disinvoltura la possibilità per i figli di trovare l’intimità a casa, evitando i luoghi isolati e pericolosi.

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