venerdì 28 febbraio 2014

Perché i pugili non hanno mai barba e baffi?

25 febbraio 1964. Un giovanissimo e sconosciuto Cassius Clay costringe alla resa il campione del mondo dei pesi massimi Charles "Sonny" Liston. Quel giorno nasce la leggenda di Cassius Clay (diventato poi Muhammad Ali).
25 febbraio 1964. Un giovanissimo e sconosciuto Cassius Clay costringe alla resa il campione del mondo dei pesi massimi Charles "Sonny" Liston. Quel giorno nasce la leggenda di Cassius Clay (diventato poi Muhammad Ali).

La norma è contenuta nei regolamenti delle federazioni nazionali. Per esempio, l’articolo 66 del regolamento italiano, intitolato “Contegno e comportamento verso l’arbitro durante il match”, recita al comma 15 che «non è consentito al pugile uomo portare la barba e/o baffi salvo previa autorizzazione dell’arbitro».

Anche il Comitato olimpico internazionale (Cio) vieta barba e baffi alle Olimpiadi. L’intento è evitare che una peluria eccessiva possa arrecare danno all’avversario, soprattutto nel corpo a corpo

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