SAN GIUSEPPE JATO. «Non dovevate cercarla. Per colpa vostra mio figlio è nei guai». Sono le parole con cui la madre di Salvatore Maniscalco, l'uomo di 39 anni indiziato di l'omicidio della moglie, ha affrontato ieri per strada una zia di Concetta Conigliaro, la ragazza scomparsa il 9 aprile. L'episodio è avvenuto nella vicina San Cipirello.
L'ennesimo segnale della tensione che si registra in paese dopo il ritrovamento di ossa umane avvenuto sabato scorso in contrada Giambascio. A condurre gli inquirenti sul luogo del rinvenimento era stato lo stesso Maniscalco, che si trova in stato di fermo perché indiziato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. L'ipotesi è che la donna possa essere stata uccisa e data alle fiamme. Rimane da chiarire l'eventuale il ruolo del marito e la presenza di probabili complici. Maniscalco, infatti, a causa di un incidente sul lavoro, è parzialmente inabile. L'uomo, che ha fornito versioni discordanti, non ha finora firmato nessuna confessione. E un piccolo "giallo" si è aperto ieri sugli interrogatori avvenuti nella notte fra sabato e domenica scorsi. Ad assistere nella prima fase Maniscalco era, infatti, l'avvocato di fiducia Liborio Maurizio Costanza.
«Sono stato chiamato verso le 4 del mattino –racconta illegale - perché il mio cliente doveva essere sottoposti ad interrogatorio. In mia presenza Maniscalco dichiara che, per ragioni di salute, non è in condizioni di rispondere alle domande». A quel punto, sono le 4 e 30 del mattino, il verbale si chiude. L'avvocato torna a casa e, alcune ore dopo, scopre di essere stato revocato. «Mi dicono che Maniscalco avrebbe cominciato a rendere informazioni spontanee» . In caserma nel frattempo arriva un altro avvocato, Davide Licari, che in quel momento è "reperibile". Ma Licari è anche sindaco di San Giuseppe Jato. «Considerato il mio ruolo non poteva accettare quel tipo di difesa». Solo l'indomani dunque arriverà per Maniscalco l'assistenza legale dell'avvocato di fiducia Salvatore Ferrante. Ieri il sostituto procuratore Gianluca De Leo ha chiesto la convalida dell'arresto al Gip, che avrà a disposizione 48 ore per decidere.
Un altro "giallo" è legato al ritrovamento della borsa di Concetta avvenuto il 19 aprile alla stazione centrale di Palermo. L'ipotesi è che qualcuno abbia voluto inscenare una partenza che non c'è mai stata.
FONTE: www.vallejato.it
Un altro "giallo" è legato al ritrovamento della borsa di Concetta avvenuto il 19 aprile alla stazione centrale di Palermo. L'ipotesi è che qualcuno abbia voluto inscenare una partenza che non c'è mai stata.
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