L’udienza di convalida del fermo di Salvatore Maniscalco, l’uomo accusato di avere ucciso e bruciato la moglie Concetta Conigliaro a San Giuseppe Jato, si terrà domani alle 10 nel carcere dell’Ucciardone.
Nel corso dell’interrogatorio nella caserma dei carabinieri Maniscalco non avrebbe mai detto di averla materialmente uccisa. Avrebbe detto che lui si trovava lì. Non ha mai ammesso l’omicidio. Nel corso della notte di sabato e del pomeriggio di domenica ha cambiato diverse versioni. Ha prima accusato un cugino, poi nelle altre versioni non coinvolto altre persone.
Una circostanza questa che è al centro delle indagini dei carabinieri del gruppo di Monreale, guidato dal comandante Pierluigi Solazzo. Maniscalco ha detto di averla bruciata ma non uccisa. Ben quattro le motivazioni cambiate nel corso dell’interrogatorio.
L’ha bruciata per gelosia, per rabbia, per assecondare il suo desiderio di restare sempre giovane, per l’ultimo quello di esaudire un altro desiderio della moglie quello di vederlo in carcere.
Per difendere Maniscalco la famiglia ha affidato l’incarico all’avvocato Salvatore Ferrante. Secondo quanto si apprende i carabinieri sono risaliti al marito grazie alla scheda sim della moglie. Scheda telefonica che ha smesso di funzionare il 9 aprile, data in cui la giovane mamma di 27 anni è sparita, per poi tornare in funzione il 13 aprile nel telefonino dei marito.
Da qui si è partiti. I carabinieri hanno convocato il marito in caserma e da lì è iniziato il lungo interrogatorio alla fine del quale il marito ha condotto i carabinieri nel casolare nella strada provinciale tra San Cipirello e Partinico dove sono stati trovati i resti umani. Casolare se si raggiunge attraverso un ponticello.
I resti che saranno analizzati per risalire al dna sono stati trovati avvolti in un telo bianco dove sono state trovate tracce organiche.”Non vorrei che San Giuseppe Jato da ex paese di mafia si trasformasse in paese di mostri”. Il sindaco Davide Lipari del centro in provincia di Palermo manifesta tutto il disagio che stanno vivendo i suoi cittadini dopo il clamore per la vicenda di Concetta Conigliaro, la donna sparita il 9 aprile e il successivo fermo del marito Salvatore Maniscalco accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
“Da settimane il mio centro è preso d’assalto da tantissime troupe televisive, trasmissioni dei principali network nazionali – aggiunge Lipari – I miei cittadini sono molto disorientati e vivono tutta questa vicenda con profondo disagio”. In questi giorni San Giuseppe Jato è meta di tantissimi curiosi che si recano nei luoghi che hanno visto in televisione. Curiosi che non arrivano dai comuni limitrofi ma da diverse parti della regione.
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