lunedì 18 agosto 2014

DOMANDE CHE VORRESTI FARE A UN GINECOLOGO MA NON HAI MAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE

Potresti pensare che il tuo problema sia unico e oltre modo imbarazzante, eppure il tuo ginecologo ne avrà sentite di sicuro di ogni e spesso, si tratta proprio di quel problema che credi di avere soltanto tu, che è più diffuso di quanto non pensi. Una ginecologa ci ha svelato che è tecnicamente impossibile scioccare un ginecologo. Ecco perché qui ti proponiamo una serie di domande ‘imbarazzanti’ (e relative risposte) che non hai il coraggio ma muori dalla voglia di chiedere al tuo ginecologo e che Lauren Streicher, Professore Assistito di Ostetricia e Ginecologia presso la Feinberg School of Medicine ha messo a disposizione per te:

Domanda imbarazzante n° 1:

“Riesco ad andare di corpo solo se inserisco le mie dita nella vagina e premo in basso.”

Risposta:

Questa è la tipica domanda che sicuramente non condividi con le tue amiche o colleghe a pranzo. Se anche tu hai sperimentato questo tipo di sensazione o necessità, abbastanza sicuramente sei affetta darettocele, una condizione in cui il tessuto che supporta il pavimento pelvico diventa così sottile che il retto sporge effettivamente dalla tua vagina; un po’ come un’amaca che abbia perso la sua rigidità col tempo. È l’equivalente di una vescica lassa, solo che anziché avere a che fare con la parte frontale, ha a che fare con quella posteriore. In pratica le feci, anziché compiere un percorso dritto, liscio e incidentato, rimangono intrappolate “in una curva o ansa” – da qui, la necessità di spingere verso il basso. In termini medici, questa necessità di porre una pressione manuale sulla vagina o perineo per aiutare le feci ad uscire, si chiama “splinting”. Saresti sorpresa di sapere quante sono le donne come te che tutti i giorni ‘splintano’. Un rettocele di lieve entità non necessita di nessun trattamento, ma se davvero ti infastidisce, è a tua disposizione un intervento di microchirurgia che è in grado di rimettere le cose a posto.

Domanda imbarazzante n° 2:

“Sono sposata da sei mesi, ma sono ancora vergine. Mio marito e io abbiamo provato a fare sesso ma era troppo doloroso, quindi abbiamo smesso di farlo. Ho la sensazione di avere qualcosa che non va ma non ho il coraggio di dirlo a nessuno.”

Risposta:

I matrimoni non consumati sono molto più diffusi di quanto non si pensi. Il primo passo è proprio quello di dirlo al tuo ginecologo. Alcune donne hanno un imene particolarmente più spesso rispetto alle altre, o altre condizioni fisiche che rendono il rapporto sessuale difficile o doloroso, ma che sono di facile correzione e risoluzione.
Se tutto è invece anatomicamente normale, potresti essere affetta da vaginismo, una condizione in cui i muscoli della vagina si contraggono proprio mentre cerchi di avere un rapporto sessuale.
Sono molte le ragioni che causano il vaginismo, ma è particolarmente comune in donne che hanno una storia di abusi sessuali alle spalle o abbiano subito un trauma. È come se il cervello mandasse un messaggio negativo ai muscoli della vagina, causandone lo spasmo. Infatti, se una donna ha subito dolore durante un rapporto sessuale in passato, quale ne fosse la ragione, il suo corpo e la sua mente lo ricorderanno, portando la vagina a chiudersi, letteralmente, nel tentativo di proteggerla e di evitarle un altro dolore.
I ginecologi spesso lavorano in concertazione con fisioterapisti del pavimento pelvico e psicoterapisti, in modo da identificare ed eliminare qualsiasi causa, sia fisica che psicologica, che possa impedire lo svolgersi normale ed indolore di un rapporto sessuale.

Domanda imbarazzante n° 3:

“Vorrei fare sesso orale con il mio ragazzo ma sono nervosa perché il mio partner precedente disse che la mia vagina non aveva un buon sapore.”

Risposta:

Un vero gentiluomo… Buona cosa che tu te ne sia liberata!
Sono molte le donne che si preoccupano del loro odore o del loro sapore, ma ciò che può sembrare poco appetibile per un uomo potrebbe invece essere gustoso per un altro. Non tutti ma molti uomini sono eccitati dall’odore e dal sapore della vagina.
Se invece avverti anche tu un odore sgradevole, molto più probabilmente potrebbe essere colpa della vaginosi batterica(BV), uno squilibrio della flora batterica vaginale che si riflette in perdite di colore vagamente grigiastro e odore d’ammoniaca o pesce. Il metronidazolo o la clindamicina sono i due antibiotici che vengono prescritti per trattare questo tipo d’infezione (per via orale o intravaginale). Uno degli aspetti più frustranti della vaginosi batterica, è la sua elevata incidenza. Il 30% delle donne ricade in una seconda infezione entro soli tre mesi dal trattamento! Se hai una tendenza a sviluppare la BV, mantenere un pH vaginale normale, dovrebbe riuscire ad aiutarti a sviluppare un equilibrio batterico in quell’area.
Quali sono le altre cause di un odore vaginale sgradevole? Se senti un odore molto forte, assicurati di non aver lasciato dentro un tampone. (Capita più spesso di quanto si pensi!) A volte, persino una nuova vitamina o un cambio nella tua dieta può apportare un cambiamento nell’odore e nel sapore della vagina.

Domanda imbarazzante n° 4:

“Non ho mai avuto un orgasmo. Mio marito e io facciamo sesso almeno una volta ogni due settimane, ma, francamente, lavarmi i denti mi procura più piacere. C’è una qualche speranza?”

Risposta:

Teoricamente, ogni donna può imparare ad avere un orgasmo. In termini medici ormai anorgasmico è stato rimpiazzato da pre-orgasmico. Molti esperti (e molte donne!) sanno che è la stimolazione clitoridea a portare all’orgasmo. In altre parole, per la maggior parte delle donne, il rapporto sessuale non basta.
La masturbazione è il modo migliore per scoprire cosa ci provoca più piacere e quale sia la nostra risposta sessuale. Inoltre, se non hai mai provato un vibratore, corri verso il primo sex shop più vicino!
I sex toys non sono per solitari depravati. Infatti, non è così improbabile pensare che il tuo vicino di casa o tua sorella ne abbiano almeno uno. I sex toys si dividono in due grandi categorie di base: quelli da inserire in vagina e quelli che asservono alla stimolazione esterna; molte donne hanno bisogno di una stimolazione clitoridea per raggiungere l’orgasmo.
E quindi, dove trovare i sex toys? No, non preoccuparti, non sarai costretta ad andare in una zona malfamata della città con parrucca e occhiali scuri, in molte grandi città ci sono sex shop in cui è possibile entrare, guardare, scegliere e comprare in tutta tranquillità ciò che desideri. Lo staff è di solito particolarmente disposto ad aiutarti e a venirti incontro per farti sentire a tuo agio. Vai con il tuo partner, o un’amica: sarà più semplice, e anche più divertente. E se proprio non ti riesce, prova a dire che stai comprando un regalo per un “amico.”
Se gli unici posti attorno a te che vendono giochi sono negozi per bambini, o se proprio non riesci a costringerti ad uscire di casa, puoi provare online! Esistono molti siti internet in cui scegliere e comprare quello che vuoi senza doverti travestire né parlare con nessuno.
Una volta che avrai raggiunto l’orgasmo usando la tua mano o il tuo vibratore, sarà molto più semplice dire al tuo partner come soddisfarti. È sempre più comune ormai per le coppie, aggiungere un vibratore alla loro vita amorosa. Alcune donne sono preoccupate che un eventuale ‘aiuto meccanico’ possa far arrabbiare i loro partner o farli sentire insultati. Al contrario, molti uomini sono eccitati al pensiero di ‘avere una mano’ che aiuti la loro donna a ricevere piacere e raggiungere l’orgasmo.

Domanda imbarazzante n° 5:

“Credo che le mie piccole labbra siano più grandi del normale, ma ho letto di una procedura che è in grado di accorciarle. Basta andare dal ginecologo per farsi operare?”

Risposta:

La procedura di cui parli si chiama labioplastica, un tipo di intervento di chirurgia plastica volto a diminuire le dimensioni delle piccole labbra della vagina. Non è uno dei 10 interventi più diffusi ma qualche volta all’anno può capitare di doverlo effettuare.
Ma la domanda che ci si dovrebbe porre è: quando le piccole labbra sono così grandi da necessitare un intervento chirurgico? Il segmento considerato normale è piuttosto ampio: la misura media delle labbra misura infatti all’incirca tre centimetri, dalla base fino alla punta. Molte delle mie pazienti con labbra eccessivamente lunghe hanno richiesto una labioplastica, ma non tanto per un discorso estetico, quanto più per un discorso fisico; spesso notavano un certo fastidio o irritazione, durante le attività sessuali o sportive.
Ma ci sono anche molte donne che vorrebbero “una spuntatina” basandosi solo sul concetto di ciò che viene ritenuto attraente, anche se le loro labbra sono perfettamente nella norma. Mi sono capitate un gruppo di pazienti così preoccupate per l’aspetto delle loro piccole labbra, da evitare qualsiasi tipo di contatto intimo.
La labioplastica è una procedura ambulatoriale che può essere effettuata sia da un ginecologo che da un chirurgo plastico. Una volta effettuata, molte donne hanno problemi ad eiaculare per almeno due settimane, e si trovano comode solo indossando boxer. Andare in bici e le attività sessuali in genere sono fuori questione per almeno un mese. La maggior parte delle donne che ha subito una labioplastica sono particolarmente motivate e alla fine convinte che il risultato valesse la pena.

Domanda imbarazzante n° 6:

“Mia madre mi ha insegnato a farmi una lavanda vaginale dopo ogni mestruazione e dopo ogni rapporto sessuale. Ne ho parlato ad un’amica ma lei mi ha guardato come se fossi pazza. Non so che fare, mi sento ‘sporca’ senza la mia lavanda vaginale.”

Risposta:

Come il tuo forno, anche la vagina si pulisce da sola. Nonostante una lavanda vaginale possa farti sentire fresca e apposto nel breve periodo, non sarà in grado di eliminare perdite e odore, e non apporterà inoltre alcun beneficio contraccettivo.
Infatti, le lavande vaginali promuovono lo sviluppo di batteri e possono aumentare il rischio di farti contrarre malattie sessualmente trasmissibili come la clamidia o la gonorrea, e di trasportarle nel tuo utero. Inoltre, le lavande a base di aceto o Betadine possono seccare le pareti della vagina, aumentando eventuali infiammazioni. Oltre al fatto che sono del tutto inefficaci, non necessarie e potenzialmente dannose, è sorprendentemente alto il numero delle donne che si sottopone a lavande vaginali; ma questa è una delle rare volte in cui la mamma ha torto.

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