venerdì 31 ottobre 2014

Giuliana, finita in un dirupo l'auto dei carabinieri

Giuliana, finita in un dirupo l'auto dei carabinieri
Meno male che ancora non avevano mangiato, sennò il cibo gli sarebbe andato probabilmente di traverso. Di chi e di cosa stiamo parlando? Semplice, dei carabinieri di Giuliana. Sono loro, infatti, i protagonisti di quest’articolo. Perché?  Perché oggi abbiamo la conferma che anche le forze dell’ordine  - come tutti i comuni cittadini - possono essere vittime di incidenti o protagonisti passivi di un fatto di cronaca.    
Ma adesso procediamo con il pezzo.
 È l’ora di pranzo (circa le 13) così i carabinieri decidono di andarsi a rifornire presso il loro panificio di fiducia, che ha sede a Giuliana in via Salvatore Quasimodo. E come tutti quelli che decidono di fare acquisti parcheggiano l’auto (in questo caso di servizio) vicino l’attività in questione.  E fino a qua non c’è nulla di strano. Il colmo, però, si consuma quando all’uscita dal negozio gli agenti non vedono più la Subaru. Dov’è? Qualcuno l’ha rubata? Chi avrà avuto questa faccia tosta? Sono attimi concitanti. Come fa a sparire l’auto dei carabinieri?
 Basterà controllare bene per accorgersi in seguito che l’auto, di propria iniziativa, aveva deciso di intraprendere un viaggio di non ritorno. Probabilmente un guasto meccanico oppure una negligenza, la Subaru se n’è scesa dal parcheggio per circa una decina di metri, fino a quando non ha scavalcato un gradino di 20 cm, poi storta un’inferriata (abbastanza debole) e, da lì, un volo di circa 30 metri in un dirupo.
Non serve una grande immaginazione per capire come si sia completamente distrutta. Ma occorre tuttavia sottolineare come nella disgrazia è emersa una buona dose di fortuna: dalla strada, infatti, non passava nessuno perché altrimenti si sarebbe potuto provocare anche un incidente mortale.  E pensare che qualche minuto prima da lì erano passati dei bambini che tornavano da scuola.
 Le operazioni di recupero sono terminate verso le 17.00. Presenti sul posto parecchi carabinieri, forse anche i vertici della stazione di Corleone. La macchina è stata estratta con l’ausilio di un bobcat, poi è stata caricata su un carroattrezzi. Destinazione? Il paradiso. E pace all’anima sua!

In basso la via S. Quasimodo, luogo nel quale si è consumato il fatto. In curva si è fermata la corsa dell'auto.


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