E' successo all'altezza dello svincolo per San Giuseppe Jato. Sul posto i tecnici dell’Anas per verificare gli effetti del parziale cedimento. E' un 2015 maledetto: si tratta dell'ennesimo "scricchiolio" nelle strade del Palermitano
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Le strade del Palermitano ripiombano nell'incubo. Un pilastro che sorregge il viadotto Traversa 1 della strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca, questa mattina ha dato segni di cedimento. La strada è stata immediatamente chiusa nel tratto che va dal chilometro 23 al chilometro 28. E' successo tra San Cipirello e San Giuseppe Jato. Sul posto si trovano le squadre dell'Anas con i tecnici che hanno constatato gli effetti del parziale cedimento.
Il pilone - secondo quanto viene confermato da chi è intervenuto sul posto - si sarebbe inclinato. Sono intervenuti anche i carabinieri. Secondo le prime informazioni potrebbe essersi verificato un cedimento strutturale della strada, ma non si esclude l'ipotesi frana. Le piogge di questi giorni, come accertato nel corso di un sopralluogo, avrebbero fatto sprofondare il terreno attorno al pilone. In corso verifiche strutturali anche per accertare se ci sono altre parti del viadotto a rischio.
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato dell’opposizione, Nello Musumeci: "Il Governo regionale dovrebbe pretendere dall’Anas una ricognizione di tutte le strade siciliane di sua competenza. Non è possibile intervenire sempre dopo i crolli e non esercitare una preventiva azione di controllo. L’Anas non può trattarci come fossimo una colonia. Vanno accertate tutte le responsabilità”. "Il cedimento del pilone sulla Palermo-Sciacca è l'ennesimo tassello del disastro infrastrutturale del nostro territorio - ha sottolineato il segretario generale della Filca Cisl Palermo, Antonino Cirivello -. Eppure non servirebbero opere colossali per impedirlo, ma sarebbe sufficiente occuparsi della manutenzione delle strade e far partire i lavori nei cantieri pubblici. Ora scatterà la corsa allo scaricabarile fra istituzioni locali, regionali e Anas e si registreranno le solite lacrime di coccodrillo tardive e inopportune".
Tornano così i fantasmi di un 2015 maledetto. Un annus horribilis che si era aperto con il crollo del viadotto Scorciavacche nel mese di gennaio. Poi ad aprile il cedimento del viadotto Himera sull’autostrada Palermo–Catania, quindi qualche mese dopo una frana aveva paralizzato la Palermo-Agrigento. La strada a scorrimento veloce che dal capoluogo siciliano porta a Sciacca era stata aperta alla fine degli anni Novanta. La chiusura permanente della strada costringerebbe a un "semi-isolamento" diverse realtà della provincia palermitana.
FONTE: http://www.palermotoday.it/cronaca/pilone-viadotto-palermo-sciacca-cedimento.html
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