In manette anche il nipote di Bernardo Provenzano. E' stata applicata la libertà vigilata a carico di due uomini, accusati di essere mandanti di un progetto omicida. Determinante la scelta di alcuni imprenditori di denunciare le richieste di pizzo
Nuovo colpo alla mafia di Corleone. I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone accusate a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione e danneggiamento.. E' stata applicata inoltre la libertà vigilata per 2 anni a carico di due uomini, accusati di essere mandanti di un progetto omicida. Determinante la scelta di alcuni imprenditori di denunciare le richieste di pizzo.
ECCO LE FOTO
L'operazione è stata denominata "Grande passo 4" e nasce dalle indagini sviluppate dal nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale e dalla compagnia di Corleone e orientate sul mandamento mafioso corleonese e sulle cosche di Chiusa Sclafani e Palazzo Adriano. Gli inquirenti hanno ricostruito gli assetti di vertice e i rapporti con gli esponenti apicali dei clan vicine. "Sono stati documentati - spiegano i carabinieri - numerosi reati fine espressione della capacità di intimidazione e controllo del territorio delle compagini mafiose oggetto di indagine".
Tra gli arrestati spicca il nome di Carmelo Gariffo, nipote prediletto del boss mafioso Bernardo Provenzano, morto a luglio scorso. Gariffo, secondo gli investigatori, avrebbe tentato di riorganizzare il clan mafioso decapitato dagli arresti degli ultimi anni. Negli anni della latitanza, sarebbe stati proprio Gariffo a fare da "segretario" per Provenzano gestendo la rete dei "pizzini" usati per le comunicazioni.
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FONTE: www.palermotoday.it
Potrebbe interessarti:http://www.palermotoday.it/cronaca/mafia/corleone-arresti-27-settembre-2016.html
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Nuovo colpo alla mafia di Corleone. I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone accusate a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione e danneggiamento.. E' stata applicata inoltre la libertà vigilata per 2 anni a carico di due uomini, accusati di essere mandanti di un progetto omicida. Determinante la scelta di alcuni imprenditori di denunciare le richieste di pizzo.
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L'operazione è stata denominata "Grande passo 4" e nasce dalle indagini sviluppate dal nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale e dalla compagnia di Corleone e orientate sul mandamento mafioso corleonese e sulle cosche di Chiusa Sclafani e Palazzo Adriano. Gli inquirenti hanno ricostruito gli assetti di vertice e i rapporti con gli esponenti apicali dei clan vicine. "Sono stati documentati - spiegano i carabinieri - numerosi reati fine espressione della capacità di intimidazione e controllo del territorio delle compagini mafiose oggetto di indagine".
Tra gli arrestati spicca il nome di Carmelo Gariffo, nipote prediletto del boss mafioso Bernardo Provenzano, morto a luglio scorso. Gariffo, secondo gli investigatori, avrebbe tentato di riorganizzare il clan mafioso decapitato dagli arresti degli ultimi anni. Negli anni della latitanza, sarebbe stati proprio Gariffo a fare da "segretario" per Provenzano gestendo la rete dei "pizzini" usati per le comunicazioni.
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