C’è un motivo in più per stare alla larga dalle zecche il cui morso può provocare encefalite, malattia di Lyme e gravi infezioni sottocutanee come la fascite necrotizzante. L’allarme è stato lanciato a seguito di un incremento di casi di morsi verso soggetti umani in tutta l’Europa.
Il metodo più efficace per salvarsi da malattie di questo tipo dopo essere stati morsi da una zecca, è l’amputazione dell’arto colpito.
I sintomi che si manifestano dopo 4-6 ore sono, orticaria, vomito e crampi addominali, difficoltà respiratorie.
Le uniche precauzioni possibili, per chi frequenta le zone boschive o di campagna dove si concentrano maggiormente questi parassiti, sono: indossare pantaloni e magliette con maniche lunghe, calze e scarpe pesanti, utilizzare uno stick repellente sulla pelle e sui vestiti e controllare bene gli animali domestici dopo una passeggiata sull’erba alta.
Situazione in Italia da sorvegliare
Si Ixodes Ricinus, la zecca diffusa in Italia, il cui morso provoca la Tick borne encephalitis, meningoencefalite. I casi ogni anno non sono molti, ma spesso gravissimi, talvolta mortali, e in costante crescita, proporzionalmente all’aumento delle temperature medie.
La meningoencefalite è una malattia molto grave, purtroppo facile da confondere inizialmente con una banale influenza, a cui segue una seconda fase con l’interessamento del sistema nervoso centrale e possibili danni permanenti e invalidanti; in alcuni casi provoca anche la morte.
FONTE : Sara Costimaci – Salute e Benessere
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